Questa immagine accompagna un’orazione sulla Vergine e rappresenta la Trinità in cielo e l’effusione dello Spirito Santo sui discepoli in forma di colomba al centro della composizione. Una visione del genere può essere paragonata con la parte superiore della Decollazione di San Giovanni Battista, attribuito a Giorgio Picchi, realizzata nel 1560. In quest’opera realizzata, per la Chiesa della Confraternita della Morte di Urbania, padre e figlio personficati e spirito santo rappresentato da una colomba reggono il globo terrestre. Giorgio Picchi realizzò una Trinità anche nel 1602 nell’ambito della decorazione per la Cappella Della Rovere nella Chiesa di San Francesco a Casteldurante. È stato osservato come i precedenti iconografici di questo dipinto casteldurantino possano essere individuati nella Trinità di Tiziano del Prado, il cui impianto venne diffuso grazie a un’incisione di Cornelis Cort nel 1566, e nella Trinità di Francesco Bassano.

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